Conviene comprare azioni Intesa San Paolo?

azioni Intesa San Paolo

Oggi analizzeremo le azioni Intesa San Paolo, cioè le azioni di una società bancaria. Una cosa che non faccio molto spesso, perché analizzare una banca non è per nulla facile e inoltre l’andamento degli utili è piuttosto difficile da prevedere, visto che molto dipende dai livelli di sofferenza sui crediti, oltre che dall’andamento dei mercati finanziari (in particolare quello del reddito fisso).

Però può essere una buona idea analizzare quella che sotto molti aspetti è la più efficiente banca italiana. Oltre che la più grande.

Azioni Intesa San Paolo, di cosa parliamo?

Intesa San Paolo nasce come risultato di una serie di fusioni tra primari gruppi bancari italiani.

La fusione originaria fu quella tra la Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (CARIPLO) e il Banco Ambrosiano Veneto. Da questa unione nacque il Gruppo Intesa. Dopo qualche anno, all’aggregazione partecipò anche la storica Banca Commerciale Italia e si formò IntesaBCI, poi ridenominata Banca Intesa.

Infine, con una fusione alla pari la Banca Intesa si unì con il San Paolo IMI e nel 2007 si formò così Intesa San Paolo, prima banca italiana e una delle maggiori d’Europa. Attualmente, la società ha 4.400 filiali e 11,9 milioni di clienti.

In tutte le regioni italiane la sua quota di mercato non è inferiore al 12%. La società è inoltre presente in tutto il mondo con filiali e corrispondenti; la presenza più importante è in Medio-Oriente e Nord Africa.

Conviene comprare azioni Intesa San Paolo?

Come detto, comprendere la qualità del business di una banca non è facile.

Infatti, molto dipende dall’entità delle perdite sui credite (o meglio gli accantonamenti da effettuare). Se queste perdite crescono, erodono rapidamente gli altri ricavi. Questo, ad esempio, fu il caso del bilancio 2014, quando gli accantonamenti furono oltre 6 miliardi di euro (contro 2,7 miliardi del 2017). Alla fine, la società chiuse con una perdita superiore ai 4 miliardi.

Ora il gruppo ha migliorato notevolmente la sua redditività. Negli ultimi anni le spese generali sono state decisamente abbattute e ora impattano molto meno sul totale.

Certo, nello stesso periodo è sceso anche il margine di interesse e i proventi diversi (commissioni, servizi, proventi da titoli). Ma nel complesso la discesa dei proventi è stata più che bilanciata dalla riduzione dei costi.

Vediamo ora l’andamento della quotazione azioni Intesa San Paolo:

azioni Intesa San Paolo grafico

Come possiamo vedere, il titolo ha un andamento molto irregolare. C’è stato un trend al rialzo tra il 2012 e il 2018, ma nell’ultimo anno il calo è stato rilevante.

Di fatto, per una banca non c’è solo l’aspetto economico che è importante, ma anche (soprattutto) quello patrimoniale. Infatti, sia le perdite sui crediti, sia l’andamento del portafoglio titoli, possono portare una banca ad avere un capitale non in linea con le prescrizioni della normativa bancaria. Questo comporta la necessità di richiedere agli azionisti nuovi aumenti di capitale. Una cosa successa ad Intesa San Paolo e non solo durante gli ultimi 10 anni.

Azioni Intesa San Paolo, conclusioni.

Nel complesso, Intesa San Paolo è sicuramente una delle banche più interessanti in Italia e nel panorama europeo.

Tuttavia, sono convinto che un investitore possa trovare di meglio in altri settori. In generale, ritengo il comparto bancario molto rischioso, difficile da prevedere ed interpretare e anche puttosto volatile.

All’interno del mio servizio azionario Crescita & Rendimento ci sono senza dubbio aziende  migliori. E i risultati in questi anni ci hanno dato ragione, visto che abbiamo chiuso sempre positivamente e spesso anche a doppia cifra.

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Buon investimento.

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